21 settembre, Palazzo Amaduri, Gioiosa Ionica
22 settembre, Palazzo Amaduri, Gioiosa Ionica
ore 21:00
Orazio Alba: l'aedo dell'antica Grecia!
"Quel che tu vedi sei,
quel che tu chiedi hai,
quel che tu brami dai"
Attraverso l'arte del cuntu, tradizionale forma di narrazione siciliana, utilizzando il magnifico strumento della voce umana, andremo alla riscoperta del mito di Circe: la donna nella sua totale sacralità.
La donna che crea la metamorfosi e conosce le forze della natura. La donna che si dona senza risparmiarsi e affronta il cambiamento per amore.
In questa narrazione Circe viene vista come colei che conosce e con potere agisce, che apprezza e non indugia a mettere in discussione se stessa.
Il cunto, a tratti goliardico, a tratti poetico, dona ai personaggi un aspetto umano e li mette a nudo dinnanzi agli eventi della vita che gli si presentano di volta in volta.
Il canto, il suono del tamburo e del flauto accompagneranno lo spettatore in un viaggio unico in virtù dell'immaginazione del singolo.